Comunicato stampa
19.08.2021

Zero netto entro il 2050: l’obiettivo per il clima richiede investimenti annui per CHF 12,9 miliardi

Il mercato finanziario svizzero può sostenere con efficacia la transizione attraverso crediti e strumenti del mercato dei capitali
  • L’Associazione svizzera dei banchieri (ASB), in collaborazione con Boston Consulting Group (BCG), indica per la prima volta a quanto ammonta il fabbisogno di finanziamento affinché l’economia elvetica raggiunga la neutralità climatica entro il 2050.
  • Entro il 2050 sono necessari investimenti per un importo complessivo di CHF 387,2 miliardi, pari in media a un fabbisogno d’investimento annuale di CHF 12,9 miliardi.
  • La piazza finanziaria svizzera è in grado di finanziare una parte preponderante, pari a circa il 91%, degli investimenti necessari mediante l’erogazione di crediti e attraverso il mercato dei capitali. Gli ulteriori investimenti richiesti si collocano al di fuori delle possibilità individuali della piazza finanziaria e devono essere realizzati ad esempio attraverso partnership pubblico-privato.
  • Il fattore decisivo è che le aziende e i privati investano in maniera continuativa in misure sostenibili come ad esempio i risanamenti di edifici, il passaggio a metodi di produzione a maggiore efficienza energetica oppure l’aggiornamento e l’ammodernamento dei parchi veicoli. Le banche possono sostenere con efficacia questa transizione attraverso un ventaglio di offerte opportune.

L’obiettivo dello zero netto per la Svizzera entro il 2050 richiede una rifocalizzazione dell’economia elvetica su attività sostenibili. L’Associazione svizzera dei banchieri (ASB) è fermamente convinta che la piazza finanziaria possa apportare un importante contributo a questo processo. Dopo che nel 2020 l’ASB si era concentrata sulle attività d’investimento, pubblicando delle «Linee guida per l’integrazione dei criteri ESG nel processo di consulenza per i clienti privati» destinate alle banche, nel 2021 l’associazione si concentra ora sulle attività di finanziamento degli istituti. Un’enfasi particolare è posta sulla questione con cui le banche possono sostenere efficacemente la transizione dell’economia svizzera.

Per una Svizzera sostenibile: fabbisogno d’investimento annuale di CHF 12,9 miliardi

Lo studio elaborato dall’ASB in collaborazione con BCG evidenzia che la transizione della Svizzera verso un’economia a basso livello di emissioni richiederà investimenti complessivi per CHF 387,2 miliardi nell’arco dei prossimi 30 anni. Ciò si traduce in media in un fabbisogno d’investimento annuo di CHF 12,9 miliardi. I fondi necessari per il raggiungimento degli obiettivi climatici ammontano pertanto a circa il 2% del prodotto interno lordo della Svizzera. Tali investimenti rendono possibile l’attuazione della riduzione dei gas serra necessaria per conseguire l’obiettivo dello zero netto entro il 2050 nei dieci settori con emissioni più elevate dell’economia elvetica. Una parte preponderante delle allocazioni necessarie ricade sui settori di «traffico leggero», «edifici» e «traffico pesante». La presente raccolta di cifre e fatti costituisce un importante contributo al fine di poter affrontare in modo costruttivo e con oculatezza le sfide che il futuro ha in serbo.

Le banche possono finanziare la maggior parte della transizione attraverso crediti e attraverso il mercato dei capitali

Una parte preponderante del fabbisogno d’investimento può essere finanziata tramite il consueto ventaglio di soluzioni offerte dalle banche. Oltre a crediti bancari e ipoteche per un importo di CHF 10,7 miliardi (83% del fabbisogno d’investimento annuo), un’ulteriore somma di CHF 1,0 miliardo (8%) potrebbe essere finanziata attraverso il mercato dei capitali svizzero. Alla luce dei volumi attuali, i crediti bancari richiesti per la transizione climatica ammonterebbero a circa il 10,8% delle ipoteche e dei crediti aziendali erogati annualmente dalle banche svizzere. Il finanziamento sul mercato dei capitali necessario per la transizione climatica, pari a circa CHF 1,0 miliardo, corrisponderebbe poi all’1,6% delle emissioni obbligazionarie annuali sulla borsa svizzera.

Gli altri investimenti sono costituiti da beni pubblici come il potenziamento dei trasporti pubblici, il cui finanziamento è tradizionalmente di competenza dello Stato (CHF 0,9 miliardi). I restanti CHF 0,3 miliardi comportano invece sfide di una certa rilevanza a causa del carente grado di maturità delle tecnologie richieste. Soluzioni in questo ambito possono essere rappresentate da approcci come ad esempio i finanziamenti misti (blended finance) o le partnership pubblico-privato.

Un gioco di squadra tra Stato, economia e piazza finanziaria è decisivo

Affinché la transizione e il relativo finanziamento abbiano un esito positivo, un fattore decisivo è rappresentato da un’interazione ottimale tra Stato, economia e piazza finanziaria.

Condizioni quadro a livello statale

Lo Stato è chiamato a creare condizioni quadro ottimali, rimuovendo o evitando ostacoli e limitazioni a livello normativo o fiscale per quanto concerne le attività di finanziamento. Soltanto una piazza finanziaria forte sarà infatti in grado di adempiere al proprio ruolo nel finanziamento della Svizzera sulla strada verso un’economia a basse emissioni. Nell’ottica di un approccio «green supporting», le istanze di regolamentazione possono altresì creare incentivi normativi mirati per finanziamenti orientati all’efficienza climatica. Inoltre, un’adeguata pubblicazione di informazioni attinenti al clima in relazione alle aziende o ai progetti da promuovere costituisce un importante requisito per i finanziamenti.

Le banche forniscono consulenza ed erogano finanziamenti

Numerosi istituti hanno aderito a iniziative globali quali i Principles for Responsible Banking (PRB), pubblicano dati specifici sulla compatibilità climatica (ad es. TCFD, Test sulla compatibilità climatica dell’Ufficio federale dell’ambiente UFAM), oppure hanno creato offerte specifiche per il finanziamento degli investimenti orientati all’efficienza climatica. L’intero settore (dalle banche regionali a quelle cantonali fino alle grandi banche) e la relativa offerta globale di prestazioni (dalle ipoteche e i crediti per PMI al leasing per veicoli fino alle operazioni sul mercato dei capitali) sono necessari per poter fare fronte in modo ideale alle singole esigenze specifiche in materia di finanziamenti. Numerosi esempi pratici evidenziano che le aziende e le banche sono in grado di realizzare con successo progetti spiccatamente improntati alla sostenibilità.

Il mondo dell’economia nel ruolo di investitore

L’implementazione di un ampio ventaglio di misure volte alla riduzione delle emissioni di CO2 richiede sforzi significativi in tutti i settori dell’economia. Un elemento decisivo è il fatto che le aziende di tutti i settori possano recepire e attuare misure sostenibili in via continuativa ed effettuare di conseguenza gli opportuni investimenti. I numerosi progetti nei diversi settori indicano che al momento vengono compiuti passi significativi in direzione di una produzione a emissioni zero. In questo contesto, lo Stato è chiamato a creare condizioni quadro adeguate e opportuni incentivi affinché l’economia così come le cittadine e i cittadini possano investire in attività sostenibili. Le banche possono sostenere efficacemente questa transizione attraverso un ventaglio di offerte mirate e con una consulenza altamente professionale in materia di finanziamenti.

L’Associazione svizzera dei banchieri (ASB)

Nella sua veste di associazione di categoria nonché alfiere e portavoce delle banche, l’Associazione svizzera dei banchieri concentra il proprio impegno sul conseguimento di condizioni quadro ottimali per la piazza finanziaria elvetica. L’ASB rappresenta gli interessi del mondo bancario nei confronti di esponenti del settore economico, politico e governativo, come pure verso le autorità di vigilanza. L’Associazione mira a promuovere mercati aperti, ampi margini di manovra sul piano imprenditoriale e condizioni concorrenziali eque. Nella sua veste di centro di competenza, diffonde know-how specialistico rilevante in ambito bancario e si impegna costantemente a favore di tematiche rivolte al futuro. Fondata nel 1912 a Basilea, oggi l’ASB conta nelle proprie fila come affiliati oltre 250 istituti e circa 11 500 persone.

Boston Consulting Group

Boston Consulting Group (BCG) affianca gli attori leader nel campo dell’economia e della società nell’ambito di una collaborazione collegiale finalizzata a gestire le sfide e cogliere le opportunità. Dalla sua fondazione nel 1963, BCG si distingue come vero e proprio pioniere nel campo della strategia aziendale. Boston Consulting Group aiuta i propri clienti a strutturare e gestire articolati processi di trasformazione: la consulenza rende possibile l’attuazione di cambiamenti complessi, dischiude opportunità di crescita, crea vantaggi concorrenziali, migliora il grado di soddisfazione di clienti e collaboratori e in questo modo rende possibili miglioramenti duraturi del risultato operativo. L’azienda ha i propri uffici in oltre 90 città in più di 50 Paesi e, forte di un organico di 22 000 collaboratrici e collaboratori, nel 2020 ha realizzato un fatturato a livello globale di USD 8,6 miliardi.

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