Autodisciplina nell'ambito della sustainable finance

 Affinché la piazza finanziaria elvetica possa conquistare una posizione di leadership sul piano internazionale nel campo della «sustainable finance» (finanza sostenibile) e apportare così un contributo efficace e concreto alla sostenibilità, negli ultimi anni l’Associazione svizzera dei banchieri (ASB) ha avviato una serie di iniziative strategiche lungo varie linee direttrici. In veste di associazione di categoria delle banche in Svizzera, l’ASB è costantemente impegnata per fare in modo che le condizioni quadro per i prodotti finanziari sostenibili vengano costantemente migliorate. In quest’ottica, le iniziative settoriali rivestono un ruolo centrale. Una di queste è costituita dal dispositivo di autodisciplina nell’ambito della «sustainable finance».

Requisiti minimi per la considerazione dei criteri di sostenibilità nella consulenza d’investimento e ipotecaria

Con le direttive in materia di sustainable finance vengono definite disposizioni vincolanti in materia di sostenibilità per quanto concerne sia le attività di consulenza in investimenti e gestione patrimoniale, sia la consulenza ipotecaria. Con l’affermazione delle tematiche di sostenibilità / ESG (Environmental, Social, Governance) ed efficienza energetica come parte integrante dei colloqui di consulenza con la clientela privata, il settore apporta un contributo concreto e rilevante non solo al raggiungimento degli obiettivi climatici fissati nell’Accordo di Parigi, ma anche all’ulteriore rafforzamento della leadership della piazza finanziaria svizzera come «sustainable finance hub».

Entrambe le Direttive sono vincolanti per i membri dell’ASB e sono in vigore nella loro prima versione dal 1° gennaio 2023; per l’adeguamento dei processi interni delle banche trovano poi applicazione appositi termini transitori. Sulla scorta degli sviluppi concreti sul mercato, le Direttive vengono riesaminate con cadenza regolare e, in caso di necessità, sono sottoposte a opportuni adeguamenti e ulteriori sviluppi. Nel 2024 un simile intervento è stato implementato già per la prima volta per quanto concerne le «Direttive per i fornitori di servizi finanziari in materia di inclusione delle preferenze e dei rischi ESG nonché di prevenzione delle pratiche di greenwashing nelle attività di consulenza in investimenti e di gestione patrimoniale». Gli istituti non membri dell’ASB possono recepire e attuare le Direttive su base volontaria. 

Direttive per i fornitori di servizi finanziari in materia di inclusione delle preferenze e dei rischi ESG nonché di prevenzione delle pratiche di greenwashing nelle attività di consulenza in investimenti e di gestione patrimoniale

Secondo uno studio condotto nel 2022 da Swiss Sustainable Finance (SSF), a fine 2021 in Svizzera gli investimenti patrimoniali gestiti secondo criteri di sostenibilità ammontavano a CHF 1982,7 miliardi. I fornitori di servizi finanziari svizzeri offrono infatti soluzioni di questo tipo già da molto tempo.

Sotto il profilo giuridico, le «Direttive per i fornitori di servizi finanziari in materia di inclusione delle preferenze e dei rischi ESG nonché di prevenzione delle pratiche di greenwashing nelle attività di consulenza in investimenti e di gestione patrimoniale» si fondano sulle disposizioni della Legge sui servizi finanziari (LSerFi). Ai clienti viene dunque chiesto di indicare le loro preferenze ESG, e i prodotti e servizi loro offerti devono essere in linea con tali indicazioni. In relazione al rilevamento delle preferenze ESG sussistono anche obblighi specifici di informazione, documentazione e rendiconto. I membri sono inoltre tenuti a integrare le tematiche ESG nei programmi didattici di formazione e perfezionamento professionale delle proprie consulenti e dei propri consulenti alla clientela. Attraverso una consulenza competente per i propri clienti e un’informazione trasparente sugli investimenti sostenibili, i fornitori di servizi finanziari apportano un importante contributo alla prevenzione di fenomeni di greenwashing. Nell’ulteriore sviluppo delle Direttive viene inoltre recepita e incorporata la Posizione del consiglio Federale sulla prevenzione del greenwashing (disponibile in francese, tedesco e inglese) del 16 dicembre 2022. Ciò significa che adesso sono regolamentate in maniera più chiara soprattutto le condizioni alle quali le soluzioni d’investimento possono essere presentate come sostenibili.

 

Direttive per gli offerenti di ipoteche per la promozione dell’efficienza energetica

Le «Direttive per gli offerenti di ipoteche per la promozione dell’efficienza energetica» prevedono che, nell’ambito della consulenza per il finanziamento di immobili, gli offerenti di ipoteche affrontino con i clienti il tema del mantenimento di valore a lungo termine e quindi anche quello dell’efficienza energetica dell’immobile da finanziare. In questo modo la clientela deve essere sensibilizzata in merito all’importanza della ristrutturazione energetica. In una prima fase, l’enfasi viene posta sui clienti privati con esigenze di finanziamento per case unifamiliari e case di vacanza. Nell’ambito della consulenza sul finanziamento di immobili, in futuro dovrà essere trattato l’argomento del fabbisogno di ristrutturazione prevedibile di un immobile. Allo stesso modo, i clienti verranno informati circa le misure di incentivazione disponibili per la ristrutturazione degli immobili e saranno indirizzati a centri specializzati indipendenti per una consulenza specifica. Gli istituti membri si impegnano inoltre a sottoporre su base regolare i propri consulenti alla clientela a un perfezionamento professionale sui temi della conservazione del valore a lungo termine e dell’efficienza energetica degli immobili.

 

Esperti

Erol Bilecen
Direttore Finanza sostenibile
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