Dati sull’efficienza energetica degli immobili

Sviluppi attuali nelle attività ipotecarie

Disporre di dati sull’efficienza energetica degli immobili è sempre più importante. Tali dati possono essere infatti utilizzati nelle attività di consulenza alla clientela, nella gestione dei rischi e nelle pubblicazioni. Un ampio ventaglio di operatori specializzati supporta le banche con offerte dedicate in caso di necessità specifiche. Inoltre, anche le autorità pubblicano sempre più spesso dati fondamentali sullo stato energetico di singoli immobili e, a livello complessivo, del parco immobiliare della Svizzera. Questa pagina web è concepita come guida orientativa per i nostri membri. Le informazioni qui contenute non costituiscono o implicano pertanto prescrizioni vincolanti.

Quali sono le possibilità di impiego dei dati sull’efficienza energetica?

Le possibilità di utilizzo di tali dati e/o dei relativi tool di analisi sono molteplici e spaziano dalla consulenza alla clientela alla gestione dei rischi, fino alle attività di pubblicazione. Nelle attività di consulenza alla clientela, per le banche si dischiude la possibilità di illustrare ai proprietari di immobili lo stato energetico di un edificio, il relativo fabbisogno presunto di rinnovamento così come i potenziali investimenti necessari. Inoltre una banca può così ottenere una visione d’insieme sullo stato energetico del proprio portafoglio complessivo, mettendo a punto offerte mirate su questa base. Infine, vari istituti svizzeri hanno aderito ad alleanze per lo zero netto o ad altre iniziative volte a sostenere gli obiettivi per il clima sanciti nell’Accordo di Parigi. A seconda degli standard adottati, gli obblighi che ne derivano per le banche includono la definizione di obiettivi concreti di riduzione delle emissioni e una presentazione con cadenza regolare di relazioni sui progressi compiuti (ad es. abbattimento delle emissioni di CO2 finanziate). Anche questi aspetti presuppongono la disponibilità di dati pertinenti.

Raccogliere dati o acquistarli?

Se una banca decide di integrare i propri dati esistenti con indicazioni sull’efficienza energetica, può essere opportuno aggiungere ai set di dati presenti all’interno dell’istituto anche informazioni provenienti da registri pubblici (cfr. sotto).

Per i nuovi affari, i dati necessari possono essere raccolti nel corso dei consueti accertamenti di routine. Inoltre, laddove i mutuatari dispongano di una certificazione per l’edificio, è possibile richiederne la presentazione.

I label per gli edifici in Svizzera

Il Certificato Energetico Cantonale degli Edifici (CECE) rappresenta un’etichetta energetica e indica l’efficienza energetica dell’involucro edilizio e della tecnica degli edifici attraverso sette classi (dalla A alla G). In vari Cantoni esso costituisce un requisito indispensabile affinché i proprietari possano accedere agli incentivi per il risanamento energetico.

Nel label Minergie l’enfasi è posta su comfort, efficienza e mantenimento del valore. I tre standard per gli edifici Minergie, Minergie-P e Minergie-A si prefiggono di garantire la ricerca del massimo livello di qualità ed efficienza già nella fase di progettazione. Con l’integrazione dello standard ECO vengono inoltre considerate le tematiche di salute ed ecologia nella costruzione.

Lo Standard Costruzione sostenibile Svizzera (SNBS) costituisce un concetto onnicomprensivo per tutte le dimensioni della sostenibilità nell’edilizia. Questo standard copre sia l’edificio in sé, sia la sua ubicazione nel contesto dell’ambiente circostante. Un edificio può ottenere il certificato Argento, Oro o Platino.

CECE, Minergie e SNBS costituiscono label autonomi e reciprocamente indipendenti e sono sostenuti dalla Confederazione, dai Cantoni e/o dal mondo dell’economia. Al fine di accrescere la comparabilità tra questi label, a giugno 2023 le diverse organizzazioni promotrici e l’Ufficio federale dell’energia (UFE) hanno varato una serie di interventi di armonizzazione; in particolare sono state uniformate le basi per i rispettivi calcoli energetici e climatici (cfr. «Da un garbuglio a una famiglia di label», comunicato stampa dell’Ufficio federale dell’energia del 1° giugno 2023).

Che cosa fa la Confederazione?

Dal 2017 l’Ufficio federale dell’ambiente (UFAM) e la Segreteria di Stato per le questioni finanziarie internazionali (SFI) conducono il cosiddetto test climatico. Dal 2020 questo test contiene anche un modulo per gli immobili e le ipoteche. Con cadenza biennale tutte le banche, le assicurazioni, le casse pensioni e i gestori patrimoniali svizzeri sono invitati a misurare su base volontaria le emissioni di CO2 dei loro immobili e portafogli ipotecari e a metterle in rapporto con gli obiettivi climatici per il parco edilizio in Svizzera. La metodologia, sviluppata da Wüest Partner su incarico dell’UFAM, è disponibile su richiesta e senza licenza per tutte le banche e gli altri stakeholder interessati.

Quali set di dati sono accessibili pubblicamente?

Determinati set di dati sono pubblicamente accessibili. Una possibile fonte di dati è costituita ad esempio dal Registro federale degli edifici e delle abitazioni (REA). Questo registro certifica per tutti gli immobili in Svizzera la categoria dello stabile, l’anno o il periodo di costruzione, le dimensioni dell’edificio e il sistema di riscaldamento (cfr. panoramica dei dati REA). Tali informazioni sono accessibili anche a terzi (cfr. istruzioni dell’Ufficio federale di statistica). La qualità dei dati varia tuttavia da Cantone a Cantone in termini sia di completezza, sia di stato di aggiornamento. L’Ufficio federale di statistica (UST) ha pubblicato un apposito monitoraggio relativo al punto di dati «sistema di riscaldamento». L’UST è inoltre impegnato al fine di migliorare costantemente la qualità dei dati climatici ed energetici rilevanti mediante l’integrazione dei cosiddetti dati secondari, provenienti ad esempio da controlli per gli impianti a combustione, certificati di edifici e programmi di incentivazione.

Da marzo 2023, sul geoportale della Confederazione le autorità indicano inoltre per tutti gli edifici residenziali svizzeri le emissioni di CO2 in presenza di condizioni standard. Anche queste indicazioni sono accessibili a terzi attraverso un’apposita interfaccia. Le stime di CO2 tengono in considerazione per il momento soltanto le emissioni di CO2 derivanti dalla combustione di combustibili fossili (Scope 1), mentre le emissioni derivanti dall’impiego di elettricità e telecalore (Scope 2) verranno incluse prevedibilmente in un secondo momento. Attualmente sono in corso opportuni lavori concettuali a riguardo. Occorre inoltre considerare che le stime del CO2 indicate si basano sui dati REA. Poiché tali dati non risultano aggiornati ovunque, la stima del CO2 è corredata dall’indicazione sia della fonte dei dati, sia dell’ultima data di aggiornamento.

Il geoportale della Confederazione contiene altresì un calcolatore interattivo del CO2 che indica il modo in cui un cambio del sistema di riscaldamento o un risanamento energetico dell’edificio impatterebbero sul valore delle emissioni di CO2 (anche in questo caso in presenza di condizioni standard). Informazioni dettagliate sul geoportale della Confederazione e sul calcolatore di CO2 sono state raccolte dall’Ufficio federale dell’ambiente (UFAM) in un’apposita pagina tematica.

Set di dati con attinenza al diritto pubblico

Questo elenco ha carattere esclusivamente informativo. Non ha valenza esaustiva e può essere aggiornato in via continuativa.

Quali aspetti tecnici occorre considerare?

Qualora i dati disponibili all’interno della banca vengano integrati con informazioni pubblicamente accessibili, risulta necessaria un’allocazione priva di contraddizioni dei diversi punti di dati. Ciò presuppone che gli indirizzi degli immobili utilizzati nei sistemi di «core banking» corrispondano all’odonomastica impiegata dalle autorità (NPA, località, via, numero civico). In alternativa, una banca può valutare l’utilizzo dell’identificatore federale dell’edificio (EGID). La necessaria sincronizzazione dei dati può essere effettuata in parte anche da offerenti terzi mediante l’impiego di geodati.

Cosa fanno gli offerenti terzi?

Vari operatori hanno lanciato sul mercato dei tool di analisi basati su software, con i quali le banche e gli altri soggetti che erogano ipoteche possono stabilire l’efficienza energetica di singoli immobili o dell’intero portafoglio ipotecario finanziato. Questi tool di analisi misurano e/o stimano in particolare le emissioni di CO2 per metro quadro di superficie di riferimento energetico. Spesso gli immobili sono classificati anche in base alla loro efficienza energetica. A tale riguardo, il modello di riferimento è costituito di norma dalle classi di efficienza energetica della CECE. Inoltre alcuni tool di analisi effettuano una prima stima del fabbisogno di ristrutturazione e di risanamento energetico, in parte tenendo già conto di fattori quali i costi d’investimento, il potenziale di risparmio e gli incentivi disponibili.

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