Accordo di cooperazione tra le autorità di vigilanza di Italia e Svizzera: un passo importante verso un’agevolazione dell’accesso al mercato
Secondo il comunicato stampa di oggi, la FINMA ha firmato un accordo di cooperazione con le autorità di vigilanza italiane Banca d’Italia e Commissione Nazionale per le Società e la Borsa (CONSOB). L’accordo prevede una più stretta collaborazione tra le autorità di vigilanza, in particolare nell’ambito della sorveglianza delle attività bancarie transfrontaliere. L’Associazione svizzera dei banchieri accoglie con favore la conclusione dell’accordo. Quanto avvenuto è indice di una buona e mirata collaborazione tra le autorità di vigilanza responsabili dei servizi bancari e d’investimento dei due Paesi. Resta vivida l’aspettativa che tale accordo possa essere un punto di partenza per affrontare la questione relativa a un accesso al mercato italiano agevolato per le banche svizzere, come da tempo opportunamente postulato.
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L’Italia rappresenta un importante mercato di riferimento per numerose banche svizzere, soprattutto nel settore del Wealth Management. È cospicuo il numero di clienti italiani/e che affida i propri capitali a banche ubicate in terra elvetica. Tuttavia, attualmente i servizi bancari e d’investimento svizzeri sono accessibili solo in misura limitata. Proprio a causa di tali restrizioni, le banche svizzere non sono nella condizione di poter soddisfare appieno le esigenze della clientela italiana.
Già nel 2015 Svizzera e Italia hanno firmato una «roadmap» sulla base della quale negli ultimi anni la Confederazione ha fornito all’Italia un notevole sostegno, soprattutto in ambito fiscale. L’agevolazione dell’accesso al mercato figurava già all’epoca tra i vari propositi, ma ad oggi non si è mai proceduto efficacemente alla sua concreta attuazione.
L’accordo di cooperazione appena concluso dimostra che da parte delle autorità di vigilanza sussiste la volontà di affrontare in modo mirato le questioni di natura regolamentare, a cui sono soggette non da ultimo le attività transfrontaliere. L’ASB ritiene che l’accordo rappresenti un passo importante affinché entrambi i Paesi si impegnino sul piano reale a favore di un miglioramento delle condizioni di accesso al mercato (come promesso a livello politico, senza però riscontro concreto) e possano compiere progressi.