Crediti COVID-19: raccomandazioni dell’ASB
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Il programma creditizio COVID-19 della Confederazione e delle banche, varato nel mese di marzo 2020 nel contesto della prima ondata di coronavirus sulla base di un’ordinanza di emergenza, è giunto a conclusione a fine luglio 2020. A livello svizzero le banche aderenti al programma creditizio hanno erogato oltre 136 000 Crediti COVID-19 con un volume di quasi CHF 17 miliardi. Il settore bancario ha così apportato un contributo sostanziale al superamento delle carenze di liquidità accusate dalle piccole e medie imprese (PMI) a causa della pandemia da coronavirus.
Nel frattempo il Consiglio nazionale e il Consiglio degli Stati hanno trasposto l’ordinanza di emergenza nel diritto ordinario. Di conseguenza, dal 19 dicembre 2020 la cosiddetta Legge sulle fideiussioni solidali COVID-19 (LFiS) disciplina ora i diritti e i doveri delle parti coinvolte nel programma creditizio. La nuova legge comporta l’introduzione di novità rilevanti sia per le banche, sia per i clienti. In particolare, il Parlamento ha esteso da cinque a otto anni la durata massima dei Crediti COVID-19, concedendo così ai mutuatari la possibilità di beneficiare dietro richiesta di un arco temporale più esteso.
Di concerto con le esperte e gli esperti dei diversi gruppi bancari, l’Associazione svizzera dei banchieri (ASB) ha elaborato due raccomandazioni che si rivolgono a tutte le banche aderenti al programma creditizio e che conciliano in modo equilibrato gli interessi del mondo politico, delle banche e dei clienti.
Prolungamento della durata dei crediti a otto anni
Al fine di contenere al massimo gli oneri amministrativi sia per i mutuanti che per i mutuatari, l’ASB raccomanda alle banche aderenti al programma di erogazione di estendere di propria iniziativa a otto anni la durata dei Crediti COVID-19 fino a CHF 500 000 attualmente in essere. L’unica condizione è che i mutuatari vengano informati preventivamente a riguardo, mentre l’assenso dell’organizzazione di fideiussione non è necessario.
Per i cosiddetti Crediti COVID-19 Plus con un importo superiore a CHF 500 000 è invece previsto il mantenimento della durata contrattualmente convenuta. Il motivo per tale differenza risiede nel fatto che i Crediti COVID-19 Plus sono basati su una verifica creditizia individuale e che tra la banca e il cliente è stato firmato un contratto di credito separato (non standardizzato). Dietro richiesta del cliente la banca può comunque prolungare la durata a un massimo di otto anni, ma in questi casi deve ottenere l’assenso preventivo da parte dell’organizzazione di fideiussione.
Rimborso dei Crediti COVID-19 a partire dal 2022
I pagamenti di ammortamento per i Crediti COVID-19 fino a CHF 500 000 non saranno introdotti già nell’anno in corso, bensì soltanto a partire dal 31 marzo 2022. Questa disposizione costituisce un importante alleggerimento per le aziende ancora duramente colpite dalla pandemia da coronavirus, in quanto l’obbligo di rimborso del credito viene differito di un ulteriore anno. Al contempo, la tempistica di introduzione vincolante assicura un’adeguata tutela anche per gli interessi politico-finanziari della Confederazione, che garantisce i Crediti COVID-19 in ultima analisi con il denaro dei contribuenti. Ovviamente permane attuabile per il mutuatario la possibilità di rimborsare il Credito COVID-19 in qualsiasi momento in via straordinaria e prima della fine della relativa durata.
Per i Crediti COVID-19 Plus restano altresì in vigore gli ammortamenti concordati tra il mutuatario, la banca e la cooperativa di fideiussione.
Le raccomandazioni dell’ASB sono riportate nella versione aggiornata delle Linee guida per la gestione dei crediti COVID-19. Poiché per gli ammortamenti trovano applicazione in linea di massima le regolamentazioni specifiche dei singoli istituti, sono possibili scostamenti dai principi delineati in questa sede.
L’ASB continua a fornire ai propri membri un pieno sostegno nell’attuazione del programma creditizio. In particolare, di concerto con le banche e le autorità, fa chiarezza sulle questioni contenutistiche e procedurali e aggiorna le proprie direttive in via continuativa.