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23.11.2023

Il settore finanziario come pilastro portante stabile e inamovibile dell’economia svizzera

Nello studio recentemente pubblicato, BAK Economics calcola che in Svizzera il settore finanziario genera circa il 9,3 per cento della creazione di valore lorda (CHF 70,9 miliardi) con un organico pari al 5,4 per cento della forza lavoro nazionale (234 600 ETP). Banche e assicurazioni contribuiscono così per il 7,6 per cento (CHF 7,8 miliardi) al gettito fiscale della mano pubblica. Ulteriori impulsi indiretti rilevanti del settore finanziario a favore di altri rami fanno poi da volano a un effetto complessivo nettamente più cospicuo. Nell’edizione di quest’anno dello studio, BAK Economics analizza inoltre in profondità la forte rilevanza del settore finanziario nel comparto immobiliare.

Altri rami traggono beneficio dal settore finanziario  

Nel 2022 sono state 234 600 (in equivalenti a tempo pieno) le persone occupate direttamente presso banche e assicurazioni, con una creazione di valore lorda di CHF 70,9 miliardi. Da sole, le banche hanno inciso su questo importo per CHF 41,3 miliardi. Grazie alla domanda di prestazioni intermedie, ad esempio servizi IT o di consulenza, e alle spese per i consumi da parte delle persone occupate, il settore finanziario produce inoltre impulsi decisivi anche per altri rami dell’economia. Nel 2022 questi effetti indiretti sono stati quantificati in CHF 30,2 miliardi di creazione di valore aggiuntiva generata al di fuori del settore finanziario da 213 600 addette e addetti, pari a 91 ulteriori posti di lavoro in altri rami ogni 100 persone occupate in ambito finanziario. Dalle attività operative del settore finanziario è quindi risultata complessivamente una creazione di valore lorda di CHF 101,1 miliardi, conseguita da circa 448 200 persone.

Il settore finanziario come attore decisivo nel comparto immobiliare

In ambito immobiliare il settore finanziario assolve a molteplici funzioni: eroga crediti ipotecari per l’acquisto di immobili, dà in locazione stabili residenziali e commerciali, offre fondi immobiliari e amministra un vasto patrimonio immobiliare di rilevanza essenziale per la previdenza privata e professionale.

Per le banche, l’erogazione creditizia costituisce una componente essenziale del proprio core business. Esse coprono infatti circa il 95 per cento del volume di mercato complessivo, per un importo di CHF 1209 miliardi. Le imprese di assicurazione e le casse pensioni tendono invece più spesso a prediligere il ruolo di proprietarie di immobili e quindi di locatrici. In termini di valore di mercato, circa il 14,3 per cento degli immobili residenziali e commerciali in affitto è riconducibile a operatori del settore finanziario. 

Prospettive: creazione di valore lorda in calo a breve termine per le banche, ma con un forte effetto di recupero 

Sulla scorta della creazione di valore lorda reale, per il 2023 BAK Economics stima per le banche un andamento negativo del -3,4 per cento. In questo computo restano esclusi indicatori decisivi per il risultato operativo, quali l’ampliamento nominale del margine d’interesse. Per contro, una ponderazione elevata è assunta dalla flessione delle esportazioni di servizi e dall’attesa diminuzione dei patrimoni in gestione, ovvero dei correlati proventi da commissioni. Per il 2024 BAK Economics prevede tuttavia un marcato effetto di recupero del +4 per cento.

Il settore finanziario come contribuente di rilevanza primaria 

Nel raffronto con altri rami economici, il settore finanziario contribuisce in misura più che proporzionale al gettito fiscale della Svizzera. Nel 2022 l’effetto fiscale complessivo è ammontato a CHF 18 miliardi, pari a quasi il 12 per cento delle entrate tributarie totali di Confederazione, Cantoni e Comuni. Di questo importo, CHF 7,8 miliardi sono direttamente riconducibili a imposte sugli utili societari e sul reddito da lavoro presso banche e assicurazioni. L’effetto fiscale indiretto è poi costituito dal gettito fiscale di CHF 2,7 miliardi generato da altri comparti compresi nell’indotto del settore finanziario, nonché da CHF 7,4 miliardi di entrate tributarie per tasse sulle transazioni del ramo finanziario, segnatamente l’imposta sul valore aggiunto, la tassa di bollo e l’imposta preventiva.

Autori

Andreas Rohrer
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