Comunicato stampa
31.08.2021

Le banche hanno saputo affrontare bene l’anno della pandemia

L’ASB pubblica il Barometro bancario 2021 
  • Le 243 banche attive in Svizzera hanno conseguito nel 2020 solidi risultati operativi, riuscendo a gestire in modo ottimale lo scenario economico caratterizzato dalla pandemia da COVID-19.
  • Nel 2020 il risultato operativo aggregato delle banche è cresciuto del 5,8% a CHF 69,9 miliardi, in particolare grazie al risultato da attività di negoziazione (+46,7%).
  • A fine 2020 la somma di bilancio complessiva di tutte le banche evidenziava una crescita del 4,5% a CHF 3467,3 miliardi.
  • Nell’esercizio in rassegna i patrimoni gestiti si sono attestati a CHF 7878,7 miliardi, pressoché in linea con il livello dell’anno precedente. Con una quota di mercato del 24%, la Svizzera è leader su scala mondiale nel campo della gestione patrimoniale transfrontaliera.
  • Per la prima volta da oltre dieci anni, nel 2020 i livelli occupazionali nel settore bancario sono tornati a evidenziare una lieve crescita (+414 equivalenti a tempo pieno).
  • Nel primo semestre 2021 la ripresa economica dalla pandemia da COVID-19 si è tradotta anche per le banche in un andamento operativo positivo.

Da un punto di vista economico, la Svizzera è stata finora in grado di gestire la pandemia da COVID-19 in modo efficace. Lo stesso si può dire anche per le 243 banche attive a fine 2020 sul territorio elvetico: l’andamento dei loro affari appare infatti solido, con una crescita del risultato operativo aggregato del 5,8% a CHF 69,9 miliardi. Un contributo significativo a tale andamento è stato apportato dal risultato da operazioni di negoziazione, cresciuto del 46,7% rispetto all’anno precedente e riconducibile alla maggiore volatilità dei mercati nel corso del 2020 e quindi alla più intensa attività di trading dei clienti. Il risultato da operazioni su interessi è diminuito dello 0,9% in un contesto caratterizzato da bassi tassi d’interesse, mentre il risultato da operazioni in commissione e da prestazioni di servizio ha evidenziato una crescita di circa il 3%.

Crediti ipotecari come posizione attiva più consistente

A fine 2020 la somma di bilancio di tutte le banche, pari a CHF 3467,3 miliardi, si è attestata su un livello superiore del 4,5% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Le posizioni attive più consistenti sono costituite dai crediti ipotecari, con un volume di CHF 1098,0 miliardi e una quota del 31,7%. Analogamente agli ultimi dieci anni, anche nel 2020 le banche hanno ulteriormente ampliato il loro portafoglio di crediti ipotecari (+3,1%). La Banca nazionale svizzera ha innalzato l’importo in franchigia degli averi su giroconto esentati dall’applicazione dei tassi negativi al fine di rafforzare il ruolo delle banche come mutuanti. Al contempo è stato registrato un forte incremento dei mezzi liquidi nei bilanci bancari (+26,1%). 

I bassi tassi d’interesse e le elevate quote di risparmio comportano un forte aumento dei depositi a vista

Nel 2020 gli impegni risultanti da depositi della clientela sono aumentati di un ulteriore 8,7%, e con una quota del 56,9% dominano il lato delle passività dei bilanci bancari. Alla base di questo aumento generalizzato dei depositi della clientela si colloca un marcato ribilanciamento: mentre i depositi a vista sono cresciuti di quasi il 30% in virtù di fattori quali una quota di risparmio straordinariamente elevata, trasferimenti ed effetti statistici, i depositi a termine sono scesi di circa il 16% a causa del basso livello dei tassi d’interesse.

Pandemia da COVID-19: le banche come partner affidabili per le PMI svizzere

Grazie alla rapida introduzione e attuazione dei crediti ponte COVID-19 nella prima fase delle misure di contrasto alla pandemia, le banche in Svizzera hanno assicurato l’approvvigionamento di liquidità alle aziende interessate, contribuendo così in misura determinante al contenimento degli effetti economici negativi generati dalle limitazioni varate.

Nell’ambito di questo programma le banche hanno infatti erogato complessivamente circa 139 000 crediti con un volume di CHF 17,1 miliardi. Quasi un quarto delle circa 590 000 PMI svizzere si è quindi avvalso del programma. Il volume medio dei crediti concessi è stato di circa CHF 100 000 (crediti COVID) e di CHF 2,7 milioni (crediti COVID PLUS). Dei CHF 17,1 miliardi erogati, 14 000 crediti per un controvalore di CHF 3,0 miliardi sono già stati integralmente rimborsati. (Fonte: https://covid19.easygov.swiss/it/, stato al 16 agosto 2021)

I colloqui trimestrali della Banca nazionale svizzera con le aziende di tutte le regioni del Paese indicano che dall’inizio della pandemia da COVID-19 l’approvvigionamento creditizio in Svizzera ha funzionato in maniera ineccepibile. Secondo i dati dell’Ufficio federale di statistica, nel 2020 il numero dei fallimenti di aziende e privati è stato inferiore del 6,6% rispetto all’anno precedente.

Sulla scia del successo delle misure d’emergenza varate nel 2020 di concerto con la Confederazione e i Cantoni, le banche sono pronte a mantenere fede al proprio ruolo di volano dell’economia anche nell’ambito della ripresa attesa per il 2021.

Patrimoni gestiti in linea con l’esercizio precedente

I patrimoni gestiti si sono attestati a fine 2020 complessivamente a CHF 7878,7 miliardi, pressoché in linea con il livello dell’anno precedente. Mentre i patrimoni amministrati dei clienti nazionali sono aumentati di circa CHF 93,2 miliardi, quelli dei clienti domiciliati all’estero sono diminuiti di CHF 108,0 miliardi. Con una quota di mercato del 24%, la Svizzera è leader su scala mondiale nel campo della gestione patrimoniale transfrontaliera.

Aumento del numero di occupati durante la pandemia

Nel 2020 il numero delle persone occupate presso le banche è leggermente aumentato per la prima volta in dieci anni (+414 equivalenti a tempo pieno). Anche nella prima metà del 2021, secondo un sondaggio condotto dall’ASB l’organico complessivo delle banche è ulteriormente salito di circa un punto percentuale, per quanto la crescita all’estero (+1,8%) sia risultata più accentuata di quella in Svizzera (+0,2%). Questo trend non implica tuttavia necessariamente che sia in corso un’inversione di tendenza sul fronte occupazionale nel settore bancario.

Ripresa economica nel primo semestre 2021

Il primo semestre 2021 è stato caratterizzato da una serie di fattori quali la ripresa economica dalla pandemia da COVID-19, il perdurare di una politica monetaria espansiva e l’andamento positivo dei mercati azionari, con un conseguente aumento del 6,9% dei patrimoni amministrati dalle banche. Nei primi cinque mesi del 2021 la somma di bilancio è aumentata del 3,0%, sebbene sul versante degli attivi siano cresciuti soprattutto i crediti risultanti da operazioni di finanziamento di titoli e i crediti nei confronti delle banche. Nel 2021 i crediti ipotecari sembrano aumentare allo stesso ritmo dell’anno precedente. Sul lato delle passività i depositi a vista dei clienti sono cresciuti ulteriormente, di pari passo con gli impegni nei confronti delle banche. Secondo il sondaggio dell’ASB, come già menzionato l’organico delle banche è aumentato di circa l’1%. La prosecuzione dell’andamento operativo favorevole delle banche nella seconda metà del 2021 dipenderà fortemente dall’ulteriore evoluzione della pandemia da COVID-19.

Il Barometro bancario

Il Barometro bancario, pubblicato con cadenza annuale dall’ASB, contiene una sintesi dei principali parametri e sviluppi della piazza bancaria elvetica. Il documento si basa sulle cifre della Banca nazionale svizzera (BNS) e sui risultati emersi dai sondaggi condotti direttamente presso gli istituti affiliati. In questa edizione lo studio è stato allestito come pubblicazione web interattiva e di agevole lettura. Il Barometro bancario verrà presentato ai media in data odierna alle ore 9.30 in modalità virtuale da Martin Hess, Responsabile Politica economica e monetaria, e da Thomas Rühl, Responsabile Research. Tutta la documentazione, nonché ulteriori cifre e fatti, sono disponibili sulla nostra homepage.

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